Qual’è la differenza tra Biologico e Biodinamico ?
Questa è una delle domande che più di frequente mi viene posta, sopratutto negli ultimi anni, penso sia dovuto anche all’aumento della sensibilità del consumatore nei confronti dell’impatto ambientale.
Di conseguenza, anche il vino si è adeguato ed in commercio si possono acquistare i famosi vini green; ovvero i vini “naturali” che principalmente si distinguono in vini biologici e vini biodinamici; le differenze sono varie ed entrambe sono regolamentate dagli organi di competenza.
Vino Biologico
Moltissime aziende vinicole hanno scelto l’agricoltura biologica cioè un metodo di coltivazione regolamentato dal Reg.CE834/7, che esclude l’utilizzo di antiparassitari o concimi chimici di sintesi. Quindi per la produzione del vino biologico ci sono degli accorgimenti a partire dal suolo.
Per fertilizzare i terreni, infatti, vengono impiegati concimi organici. Inoltre, per difendere le coltivazioni da parassiti si può agire in due modi: preventivamente con trattamenti antiparassitari di origine naturale ( es. rame, zolfo, estratti di piante) che rinforzando le piante in maniera diretta, oppure con la lotta biologica cioè utilizzando organismi viventi antagonisti dei parassiti.
Quindi, possiamo dire che il vino è biologico solo quando:
- In vigneto si producono uve biologiche coltivate senza l’aiuto di sostanze chimiche di sintesi ( concimi, diserbanti, insetticidi, pesticidi) e senza l’impiego di organismi geneticamente modificati;
- in cantina si esegue la vinificazione utilizzando solo prodotti enologici e i processi autorizzati dal regolamento 203/2012.
Vino Biodinamico
L’ agricoltura biodinamica è un metodo avanzato di agricoltura biologica dove, non sono permessi fertilizzanti artificiali e prodotti chimici di sintesi. I vignaioli biodinamici quindi applicano una serie di tecniche che prevedono l’utilizzo di preparati, attivatori biologici, che rivitalizzano fortemente le piante ed il terreno.
Il terreno è la base più importante in agricoltura. Viene infatti, gradualmente sviluppato fino ad ottenere uno strato ricco di humus, friabile, ben strutturato e ben drenato. Rudolf Stainer, padre dell’ antroposofia, nel 1924, descrisse un metodo per realizzare attivatori biologici che potenziassero lo sviluppo del terreno. Questo permette alle piante di crescere nella salute ottimale, nutrendosi naturalmente e non artificialmente.
Le piante non hanno un metabolismo indipendente del calore come gli animali, quindi con il calore del sole, la pianta preleva le sostanze nutritive dall’humus del terreno attraverso le radici. Inoltre, le piante traspirano continuamente (l’acqua evapora dalle foglie) e il reintegro avviene sempre attraverso il terreno. E, proprio grazie alla sostanze nutritive e all’acquat che la pianta assume un aspetto salutare e quindi resistente agli attacchi di insetti e parassiti.
Quindi i tre principi della biodinamica sono:
- mantenere la fertilità della terra, liberando in esse materie nutritive;
- rendere sane le piante in modo che possano resistere alle malattie e ai parassiti;
- produrre alimenti di qualità più alta possibile.
Riconosciamo le sigle
Simbolo europeo per identificazione dei prodotti biologici
Punti in comune
- armonia e equilibrio dell’ambiente, ossia cercano di integrare diverse coltivazioni all’interno di un paesaggio naturale variegato che include zone di bosco e corsi d’acqua.
- rifiutano l’utilizzo di additivi, quindi evitano pesticidi ma anche concimi chimici.
Differenze
- Il biologico ha come obiettivo principale il ritorno ad una coltivazione della terra rispettosa della natura e dell’ambiente sfruttando la naturale fertilità dei terreni e seguendo il ritmo delle stagioni.
- Nel biodinamico c’e in aggiunta, una connotazione metafisica e spirituale, ossia il produttore biodinamico deve conoscere gli effetti della luna e di alcuni pianeti sulle coltivazioni; deve anche seguire un calendario biodinamico che evidenzia i cosi detti “giorni Acqua, Aria,Terra e Luce” per individuare la coltivazione più adatta da abbinare a ogni specifico giorno. Il tutto coadiuvato dall’utilizzo dei preparati biodinamici.
Quali e cosa sono i preparati biodinamici?
500: è la sostanza più potente al mondo per lo sviluppo della fertilità del terreno ed è fatto con il letame bovino.
501: è chiamato anche il preparato della luce ed è fatto con cristalli di quarzo.
502 – 507: sono fatti da materiale vegetale e servono per potenziare i primi due preparati (500 e 501).
Il calendario utilizzato dai produttori biodinamici di cui abbiamo parlato prima, non è basato sul folclore o sul misticismo ma è il risultato di molti anni di ricerche scientifiche.
Spero di avervi aiutati a capire meglio tutte le differenze che ci sono tra la coltivazione biologica e quella biodinamica; tutte le notizie tecniche di cui vu ho parlato le ho recuperate dalla rivista australiana Biodynamic Growing.
Come sempre, fatemi sapere che ne pensate e resto a vostra disposizione se avete domande.
Alla prossima!
ciao
Elisa