Il Dolcetto – il vitigno autoctono piemontese

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Il Dolcetto è un vitigno che mi ha sempre affascinato sia per il nome accattivante e decisamente fuorviante, che mi ricorda un caro cliente di quando avevo l’enoteca.

La Storia

Il vitigno Dolcetto è una varietà di vite a bacca nera autoctono del Piemonte, divenuto segno distintivo delle Langhe. Le prime testimonianze del Dolcetto derivano da un documento del 1593 del comune di Dogliani, anche se la storia è sicuramente più antica. Pare infatti, che sia arrivato dalla vicina Liguria tramite le molte strade del sale che attraversavano le colline e che rappresentavano importanti scambi commerciali.

In Liguria il nome del Dolcetto è Ormeasco di Pornassio DOC e la zona di coltivazione comprende la parte occidentale della Liguria in provincia di Imperia. Il Liguria le caratteristiche del dolceto si sono evolute soprattutto perchè questo vitigno si adatta perfettamente ai microclimi che si generano nella collina ligure.

 Le denominazioni del Dolcetto

Grappolo - il Dolcetto
Il Dolcetto – Grappolo

In Piemonte ci sono ben undici vini a Denominazione d’Origine Controllata (DOC) relative al Dolcetto; te li elenco qui di seguito: Dolcetto d’Alba, Dolcetto d Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Dolcetto delle Langhe Monregalesi, Dolcetto d’Asti, Dolcetto d’Acqui, Dolcetto di Ovada, Langhe Dolcetto, Monferrato Dolcetto, Colli Tortonesi Dolcetto, Pinerolese Dolcetto.

In aggiunta ci sono due vini a Denominazione d’Origine Controllata e Garantita(DOCG) e sono: Dolcetto di Dogliani Superiore ( semplicemente Dogliani – istituita nel 2005) e il Dolcetto di Ovada Superiore (semplicemente Ovada istituita nel 2008)

Curiosità

Ma perchè questo vitigno si chiama Dolcetto? Sulle origini del nome ci sono diverse teorie. Quella prevalente ci racconta che il nome  “dolcetto” derivi dall’importante concentrazione zuccherina dell’uva. Secondo altri esperti invece, il nome è dovuto alla maturazione precoce dei grappoli che sono i primi ad essere vendemmiati tra le varietà a bacca rossa.
Poi c’è chi dice che il termine “dosset” (dolcetto in piemontese) si riferisca alla dolce conformazione delle colline che tradizionalmente ospitavano la coltivazione di questa varietà.

Le caratteristiche

Piemonte - Il Dolcetto
Il Dolcetto in Piemonte

La coltivazione richiede terreni ben drenati ed esposizione solare importante; questo è un vitigno molto adattabile, che cresce bene sia in climi caldi che freschi. I grappoli sono di medie dimensioni con acini di forma ovale e una buccia spessa e sono ricchi di tannini ma con poca acidità.

In fase di vinificazione  il mosto si contraddistingue per il suo colore intenso rosso rubino dalle sfumature violacee. Ne esce un vino rosso intenso, con sentori di frutti di bosco maturi e spezie. Viene solitamente bevuto giovane, ma a seconda della vinificazione e dell’affinamento si presta anche ad essere invecchiato per oltre dieci anni.

Abbinamenti

La versione giovane che spicca per la fragranza degli aromi, si abbina molto bene con piatti di pasta  con sughi di carne, con zuppe saporite e formaggi semi stagionati. Il Dolcetto affinato in legno invece ha una persistenza gustativa importante e si abbina bene ad arrosti di carne di manzo o coniglio in umido. C’è anche la versione di Dolcetto rosato ed è perfetta con antipasti di media struttura, verdure saltate, pesce e carni bianche; in questo caso consiglio di servirlo fresco ma non freddo.

Ciao
Elisa

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