Il tappo di sughero

Scopriamo insieme informazioni, pro e contro di uno dei più antichi e più famosi modi di chiudere le bottiglie di vino: il tappo da sughero.

Storia

Furono gli Antichi Greci per primi ad utilizzare il sughero lavorato per la chiusura di contenitori come le anfore. Questo perché si era capito che il legno ricavato dall’albero di sughero aveva delle caratteristiche uniche di isolamento termico, resistenza agli urti, galleggiamento e capacità di sigillare i recipienti, che si uniscono a una bassa permeabilità ai liquidi. La diffusione in campo enologico si deve alla Francia, dove dalla seconda metà del XVII secolo divenne frequente trovare tappi di sughero.

Proprietà

Il punto di forza del sughero è l’ermeticità, dovuta alla presenza della suberina, sostanza organica che costituisce gran parte della membrana cellulare del sughero, è insolubile, inerte, flessibile, plastica e non trasmette odori o sapori sgradevoli alle sostanze con le quali viene a contatto. 

Il tappo deve esser scelto in base alla tipologia di vino, alla pressione che esercita e al diametro del collo della bottiglia; come accennato, influisce sulla conservazione del vino perché impedisce l’entrata di aria. Dopo l’imbottigliamento il vino continua la sua evoluzione, assumendo peculiarità e bouquet tipici dei diversi prodotti.

Come si ottiene

Il processo di elaborazione del materiale di origine naturale è molto complesso: si comincia con la decorticazione, seguita dall’ebollizione e disinfezione, per la pressatura e la rifilatura, fino al carotaggio, in cui si scelgono le parti migliori per estrarre le varie tipologie di tappo. Il sughero più pregiato è quello utilizzato in campo enologico.

Tappo da sughero o sintetico?

Il tappo sintetico porta con sé molti vantaggi come quello dell’eliminazione del fastidiosissimo odore “di tappo”. Sguito dalla resistenza meccanica, l’impermeabilità ai gas, anidride carbonica e solforosa specialmente, la facilità d’estrazione e una garanzia da un punto di vista igienico. Mantiene inoltre inalterate le caratteristiche dei vini giovani pronti per essere bevuti. Pochi però mostrano affezione nel vederlo nelle bottiglie dove è previsto l’invecchiamento. Per questo motivo degli studi dimostrano che il sintetico non permette la naturale evoluzione del vino.

Spero di aver catturato piacevolmente la vostra attenzione! Buona giornata a tutti!

Ilde

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