Per un tocco speciale alle pietanze, aggiungere una piccola dose di vino è spesso una buona idea. La semplice operazione di “sfumare” infatti, permette a risotti, soffritti, stufati e a molte altre preparazioni di potersi beneficiare delle numerose proprietà di un buon vino, usato come liquido di cottura evita che le preparazioni si attacchino. Contribuisce a ridurre i grassi impiegati e insaporisce aggiungendo profumi e colore a brasati e stufati. Il vino in cucina può però nascondere delle insidie. La sua acidità, ad esempio, può compromettere la riuscita di un piatto. Per questo è importante scegliere quello giusto. Ecco un’elenco di piccole curiosità per rendere migliore la vostra esperienza con il vino, in cucina!
Il vino deve essere buono
Il vino che utilizzi per cucinare deve essere buono, proprio come ogni altro ingrediente della ricetta. È il requisito fondamentale per assicurarsi la riuscita di una ricetta con questo tipo di preparazione. È meglio utilizzare una bottiglia di vino appena stappata ed evitare tetrabrick.
Bianco o rosso?
Non esiste una regola fissa. In generale, per cucinare è meglio usare lo stesso vino con cui si pensa di accompagnare il piatto. Con stufati di carne o di selvaggina, meglio il vino rosso, che sgrassa il sapore della carne. Con il pesce e i frutti di mare è invece fondamentale usare solo vino bianco. Per le carni bianche, come pollo, anatra o tacchino, meglio utilizzare vino contenente una quantità minima di tannino.
Quando sfumare?
I vini, devono essere utilizzati ad inizio cottura, per risaltarne i sapori. A fine cottura vanno invece utilizzati per “profumare” il piatto o per marinare le carni da cuocere alla griglia.
La pietanza cucinata con il vino diventa alcolica?
Anche se consideriamo che di solito la quantità di vino utilizzato in cucina è limitata. Alcuni studi, hanno dimostrato che una certa quantità di alcol rimane comunque presente al termine della cottura.
L’acidità del vino
Bisogna sempre porre attenzione a un particolare: il vino resta sempre piuttosto acido e la sua acidità non evapora in cottura, anzi si accentua con i sapori del cibo. Bisogna quindi ricordare di bilanciare con amidi o grassi, oppure aggiungere ingredienti con un elevato contenuto proteico.
Nella speranza di avervi dato un mano in cucina, vi auguro una buona giornata!
Ilde