Ciao,
oggi prepariamo gli Involtini allo speck con lattuga e lamponi, un piatto veloce e fresco perfetto anche quando hai amici a cena ma non hai avuto molto tempo per organizzarti.
Ingredienti per 4 persone
- 12 fettine di lonza di maiale
- 18 fettine di speck
- 1 cespo di lattuga
- 180 gr lamponi
- 1 rametto di rosmarino
- 1/2 bicchiere di vino bianco secco
- 4 cucchiai di aceto di vino rosso delicato o di lamponi)
- 1 bicchiere di brodo
- 1 cucchiaio di farina
- 30 gr di burro
- olio extra vergine d’oliva
- sale e pepe
Preparazione
Batti le fettine di lonza tra due fogli di carta da forno leggermente oleati. Sistema su ogni fettina una foglia di lattuga lavata e asciugata, 1/2 fetta di speck e 3 lamponi. Arrotola e chiudi l’involtino avvolgendolo con una fettina di speck intera.
In una pentola scalda un filo di olio e rosola gli involtini con il rosmarino; quando saranno ben coloriti, toglili dalla padella. Con l’aiuto di un cucchiaio o un colino, elimina il grasso in eccesso dalla padella; rimettila sul fuoco e declassa il fondo rimasto con il vino e l’aceto.
Lavora per qualche minuto il burro ammorbidito con la farina e stempera nel fondo precedentemente declassato; unisci il brodo caldo, poco alla volta, e fallo andare a fiamma bassa per qualche minuto in modo che leghi.
Rimetti gli involtini nel tegame e falli cuocere per altri 5 minuti, regolando di sale e profumando con una macinata di pepe; aggiungi i lamponi rimasti e lasciali in cottura per non più di un minuto. Servi con un’insalatina di lattuga.
Il vino da abbinare
La preparazione del piatto è abbastanza semplice ma l’abbinamento con con il vino non lo è, perché la tendenza acida dai lamponi, anche se smorzata dalla lattuga e dalla carne, viene sostenuta dall’aromaticità del vino. Per questo motivo ritengo che un Riesling della Mosella potrebbe garantire un buon abbinamento, come anche lo Champagne che ci viene in aiuto grazie alla presenza di speziatura e aromaticità dello speck e del rosmarino. Se invece preferisci un rosso ti consiglio un Pinot Nero della Valle d’Aosta.
ciao
Elisa