Ciao a tutti!
Oggi vi viglio parlare un pò della storia della vite; diamo sempre un sacco di risalto all’ uva ma molto spesso parliamo poco della pianta che produce questo frutto meraviglioso.
Iniziamo con dire che attualmente nel mondo ci sono circa otto milioni di ettari di vitigni e che il 60% circa è in Europa. Pensate che ogni anno vengono prodotti circa 270 ettolitri di vino e che ben 90 sono prodotti tra Italia e Francia.
Le origini
Le primi viti selvatiche “Vitis silvestris” risalgono a 60 milioni di anni fa mentre i primi esemplari della vite da vino “Vitis vinifera” anche conosciuta come “Vite europea” risalgono a circa un milione di anni fa. Diciamo che la vite da vino non ha avuto vita facile! Tra gli attacchi più devastanti ricordiamo l’arrivo dall’America del fungo parassita “oidio” che devastò il 90% del vitigno in Francia e, ancora più devastante, l’arrivo della “filossera” insetto parassita che ha devastato l’85% del vigneto europeo.
Solo nei primi anni del 900, con la tecnica dell’innesto delle viti europee su appositi radicali di origine americana resistenti alla filossera, è stato possibili ricostruire il vigneto europeo.
La pianta
La vite è una pianta rampicante con radici estese cha hanno il compito di ricavare dal terreno tutte le sostanze necessarie per fare il frutto. Pensate che nelle zone dove il terreno è particolarmente arido, le radici possono scendere fino a 5 – 6 metri di profondità.
La vite inizia a produrre uva verso il terzo anno di età; fino ai 20- 25 anni di età vive la fase di massima produttività. Verso i 30 – 40 anni inizia la vecchiaia questo però non vuol dire che la vite muore… anzi! Dopo i 40 anni di età la vite produce meno frutti che però sono di grande qualità. In Italia esistono vigneti che raggiungono gli 80 – 90 anni e che producono uva di altissimo livello.
Il ciclo produttivo
Inizia subito dopo la vendemmia quando la vite entra nella fase di riposo; le foglie cambiano colore (gialle per i vitigni a bacca bianca e rosse per i vitigni a bacca scura) e cadono. le viti restano spoglie per tutto l’inverno. Verso Marzo, quando il terreno inizia a riscaldarsi, escono le prime gemme. Ad Aprile le gemme germogliano ed escono le prime foglie. Se alcune gemme non germogliano vuol dire che l’inverno ha causato dei danni che si protrarranno per tutto il ciclo produttivo.
Se il tempo è bello e mite, la vite cresce regolarmente e resiste più facilmente agli attacchi dei parassiti. Il germoglio cresce fino al mese di Agosto quando si entra nella fase di maturazione del tralcio chiamato “agostamento”. In questa fase il tralcio diventa marrone e legnoso.
Nello stesso arco di tempo la vite segue in “sotto-ciclo produttivo”. Tra Aprile e Maggio si formano i primi grappoli e da metà Maggio a metà Giugno parte la fioritura; i fiori si aprono, vengono fecondati e si formano gli acini che piano piano iniziano a prendere peso e volume. A seconda della varietà, gli acini maturano tra la metà di Luglio e la metà di Agosto; acquistano acqua, concentrano gli zuccheri e le sostanze estrattive della polpa mentre la buccia si colora di giallo o di blu. La maturazione si conclude tra metà Agosto e fine Ottobre a seconda dei vitigni. Alcuni sono definiti “precoci” come il Pinot Nero, bianco e grigio o lo Chardonnay, mentre altri sono definiti “tardivi” come il Barbera il Cabernet Sauvignon o il Nero d’Avola.
Si procede quindi alla vendemmia e il ciclo produttivo riparte.
I problemi della vite
La vite è una pianta delicata, soffre il freddo invernale e le gelate primaverili ma anche la prolungata siccità e le piogge eccessive. Coltivare la vite è un’arte, bisogna saper leggere lo stato della vite stessa, sapere come concimarla, difenderla dai parassiti e capire quando va coccolata. Insomma, quando vi dicono “il vino viene fatto in vigna” non pensate che sia una frase fatta … è la verità.
Sapere coltivare la vite vuol dire produrre uve di alto livello che non necessitano di grosse lavorazioni in cantina.
Se vi capita, andate a visitare un vigneto nelle varie fasi che vi ho descritto in questo articolo e scoprirete con i vostri occhi la magia!
Alla prossima
ciao
Ilde