Lo Schioppettino di Prepotto

Formalmente lo Schioppettino è un clone della Ribolla Nera che deve il suo nome all’antico nome friulano “Scopp” ovvero lo scoppiettare in bocca. E perché lo Schioppettino scoppia in bocca? Forse perché l’acino ha la buccia sottile che maturando diventa tesa e croccante e quindi mangiandola scoppia in bocca o più probabilmente perché la sua elevata acidità un tempo provocava la fermentazione malolattica in bottiglia che faceva esplodere i tappi.

La Storia

Questo vitigno ha origine antica, alcuni documenti lo individuano tra la Valle di Cialla e Albana, nel comune di Prepotto già tra gli anni 1200 e il 1300.

Alla fine dell’800 la fillossera colpisce anche lo Schioppettino che rischia quasi l’estinzione; come se non bastasse negli anni 70 la Comunità Europea emana un regolamento che vieta l’impianto di vitigni non riconosciuti dai disciplinari delle DOC.

Nel 1977 il Consiglio Comunale di Prepotto delibera  la richiesta di aggiungere lo Schioppettino nell’elenco dei vitigni autorizzati; l’autorizzazione avvenne nel 1981.

Nel 2002 l’Associazione Produttori dello Schioppettino, che promuove e garantisce l’autenticità dell’uva Schioppettino, coltivata da più di venti produttori, che si impegnano costantemente a proteggere il valore e la qualità di questa varietà unica.

Nel 2008 lo Schioppettino è finalmente tra i vitigni riconosciuti e viene annesso alla DOC Friuli Colli Orientali e regolamentato da un rigoroso disciplinare.

Il disciplinare stabilisce che:

• i vigneti debbano produrre massino 1,55 kg di uva per ceppo;
• la vendemmia deve essere eseguita manualmente;
• la resa del vino non sia superiore a 49 ettolitri/ettaro (in realtà oggi la produzione effettiva è sempre al di sotto del limite imposto);
• l’affinamento si deve svolgere in botti di legno per minimo 12 mesi;
• Il vino non può essere messo in commercio prima del mese di settembre del secondo anno successivo alla vendemmia.

Le caratteristiche dello Schioppettino

Lo Schioppettino di Prepotto è un vino autentico, dal colore rosso rubino, dal profumo di frutti di bosco e marasca e dalla singolare nota varietale di pepe e al bicchiere è elegante e complesso

Il suolo acido e minerale, composto da marna, argilla e flisch ( Ponca ) permette lo sviluppo dell’intensità aromatica e la nota speziata,

Lo  Schioppettino, come altri vitigni tipo Syrah e Groppello, contiene il Rotundone, il composto responsabile dell’aroma di pepe nero.

Questo vino unico nel suo genere deve le sue caratteriste al terroir ma anche la mano del vignaiolo è importante perché ha il merito di saper interpretare il linguaggio della terra. Il suo punto di forza è la versatilità di beva, infatti lo si può abbinare a piatti di carne rossa, alla selvaggina, ma anche a pietanze di pesce o con cucine dagli aromi speziati.

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