Il Trentodoc è un vino che rappresenta la piena espressione del suo territorio.
Il Trentino nonostante le sue piccole dimensioni è uno scrigno di bellezze, paesaggi diversi e con un clima particolare che permette la produzione di un vino raffinato ed elegante. Fu l’allora giovane Giulio Ferrari nel 1902 ad intuire una certa somiglianza con il territorio dello Champagne durante l’esperienza fatta dopo gli studi di enologia. Nel 1933 produce infatti il vino con riconoscimento della Doc.
Oggi ci sono tante piccole realtà che con grande forza ed eleganza portano avanti l’eredità acquisita con intuito e sapienza dal signor Ferrari.
Produzione
Il Vino Base
Le uve che vengono utilizzate per la produzione del TrentoDoc sono : Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco, Pinot Meunier. Dalla vendemmia delle uve, si ottiene il vino fermo base al quale , una volta imbottigliato vengono aggiunti lieviti e zuccheri (tiraggio). Eseguito questo passaggio viene messo a riposo in cantine buie e silenziose.
La Presa di Spuma
Il vino base sviluppa l’anidride carbonica a cui si devono il perlage, ossia le bollicine e la “spuma” che si forma versandolo nel bicchiere. La maturazione sui lieviti di un TrentoDoc si suddivide da disciplinare:
- 15 mesi per il Brut
- 24 mesi per millesimato
- 36 mesi per un riserva
Tutte le case spumantistiche allungano il riposo sui lieviti rispetto a quello indicato dal disciplinare, a vantaggio del prodotto finale, proprio perché le particolari escursioni termiche del territorio conferiscono acidità alle uve, fattore che garantisce al vino la capacità di evolvere e di durare nel tempo.
Remuage
Questa è la fase più caratteristica e affascinante del metodo classico. L’ obiettivo è raccogliere i lieviti esausti ( i sedimenti) nel collo della bottiglia, per poi eliminarli con la sboccatura.
- metodo tradizionale
le bottiglie vengono posizionate capovolte su tipici cavalletti di legno (pupitres), che permettono un corretto svolgimento dell’operazione: l’addetto ruota e muove le bottiglie con molta cura, di mezzo giro alla volta, in modo che i residui si raccolgano verso il collo della bottiglia. Un operatore esperto è in grado di girare migliaia di bottiglie al giorno, con gesti precisi ed efficaci, tramandati da generazioni. Con questa operazione si ottiene un TrentoDoc limpido.
- nuovi metodi
Oggi molte case si servono di apparecchi meccanizzati “giro pallet”, che ottengono gli stessi risultati.
Sboccatura
Dopo il riposo a testa giù su pupitres, è necessario eliminare i lieviti esausti tramite sboccatura (degorgement). La sboccatura può essere eseguita in due modi:
- manuale ( a la volèè) al volo: le bottiglie vengono aperte singolarmente a mano secondo tradizione. Dopo aver eliminato il tappo a corona , la pressione che si forma all’interno spinge verso l’esterno i lieviti non più attivi depositati nel tappo di plastica posizionato sotto quello a corona (bidule).
- meccanica ( a la glace ) al ghiaccio: prevede il congelamento meccanico del collo di più bottiglie contemporaneamente. La pressione interna fa’ saltare il tappo congelato, eliminando così i lieviti saturi.
Il vino estratto viene sostituito con un mix di vino di pregio e zucchero: il personale tocco dell’enologo, la miscela segreta (liquer d’expedition) che contraddistingue i tratti dei ciascuna etichetta o semplicemente la quantità dello stesso vino necessario per riempire la bottiglia.
Zone di Produzione
Quattro sono le zone
- Alta Valle dei Laghi dove la forte escursione termica tra il giorno e la notte e il vento caldo del Garda (Ora del Garda) che allontana le correnti fredde, garantiscono vini di grande acidità.
- Vallagarina la zona più bassa, sotto Trento che caratterizza vini più ferrosi e minerali
- Valle dell’Adige offre vini di grande mineralità, grazie al terreno calcareo
- Valle di Cembra con vitigni coltivati a 600/800 m garantisce vini di grande freschezza e tensione gustativa.
Curiosità
Le due O del marchio TrentoDoc sono proprio a rappresentare la fase del remuage, questa arte tipica del metodo classico tradizionale.
Consigli
Le aziende che vi consiglio: Borgo dei Posseri, Mas dei chini, Pravis,
Salute!
Elisa